YouTube cambia la percentuale di revenue sui video
In un altro giro di cambiamenti del suo business model, YouTube avrebbe deciso di unificare la percentuale di revenue sharing per tutti i suoi partner, compreso chi aveva ricevuto trattamenti di favore in passato.
Da gennaio 2014, riporta Adage, che tutti i partner riceveranno una percentuale "flat" del 55% sui guadagni pubblicitari incassati da YouTube. Tutto questo a prescindere dal "peso" del canale, dai suoi iscritti o dalla qualità dell'inventario video.
Inoltre, fatto abbastanza radicale, YouTube avrebbe deciso di lasciare i profitti di vendita sopra alla tariffa standard del sito agli inserzionisti. Questo significa che il 100% delle revenue ottenute sopra al tetto deciso da YouTube andrà direttamente a chi possiede i contenuti.
YouTube, che guadagna dal contenuto che riesce a monetizzare, ha investito una considerevole quantità di tempo ed energia nel fare la corte ai grandi broadcaster e nel convincerli a caricare i loro contenuti sulla sua piattaforma.
Per riuscire in questo intento sono stati stilati contratti con percentuali di guadagno sbilanciate nei confronti di questi partner "premium", arrivando persino a concedere loro il 70% delle revenue.
Visto che YouTube sta ridefinendo la struttura del suo modello di advertsing, dunque, sembra che il peso della generazione di guadagni ricada pesantemente sui partner. Da un altro punto di vista, però, questo apre le porte a nuove, interessanti possibilità di guadagno per i creatori di contenuti.
Essi potranno, ad esempio, vendere tutto ciò che possono e aumentare le proprie entrate su YouTube.
I network televisivi otterranno i maggiori vantaggi, certo, ma il nuovo sistema è aperto anche a network multicanale e altri partner di alto livello. Nel traballante clima economico attuale la possibilità di generare il 100% dei profitti dopo che YouTube ha preso la sua fetta iniziale resta una fonte di guadagno significativa per molti.
Comunque la nuova struttura di advertising non toccherà la maggioranza dei partner, per cui YouTube decide una percentuale di divisione del guadagno minima per la pubblicità che viene erogata.