Facebook: la portata organica dei post calerà, spendete in advertising
Se gestite una fan page di Facebook di certo ve ne sarete accorti. La portata organica dei post, ovvero la naturale diffusione di tutto ciò che pubblicate nella pagine, è in costante declino ed è sempre più difficile raggiungere un buon numero di persone.
Questo nonostante si possa contare su migliaia, decine di migliaia o milioni di fan.
Questo fenomeno è sotto gli occhi di tutti i social media manager del mondo, tuttavia Facebook non l'aveva ancora ammesso. Fin ora.
È con un post sul suo blog ufficiale che il famoso sito ha preso in esame, nello specifico, proprio il declino della distribuzione organica dei post.
Probabilmente il social network, dopo le proteste di aziende e top spender, ha pensato di fare sentire la propria voce, spiegando le sue ragioni. Il problema è che tali ragioni non faranno altro che innescare nuove polemiche.
Scorrendo il testo, infatti, in un passaggio viene evidenziato il fatto che la portata dei post è destinata ad assottigliarsi sempre più. Eccolo:
La competizione per ogni post nel News Feed sta aumentando. Siccome i contenuti nel News Feed sono in costante cambiamento - e vediamo sempre più persone che ne condividono sempre di più - le pagine [fan n.d.r.] vedranno un cambiamento nella distribuzione dei loro post. Per molte pagine questo significa un declino nella portata organica. Ci aspettiamo che questo trend aumenti man mano che la competizione fra i vari post resta alta e ci concentriamo sulla qualità.
Il messaggio tra le righe è abbastanza brutale: chi ha investito in campagne per creare pagine con tanti fan potrebbe non vederne mai il profitto, visto che la portata dei post calerà.
Come si può fare per evitarlo? Un portavoce di Facebook ha rivelato al magazine AdAge la seguente dichiarazione:
Stiamo diventando un luogo dove, siccome sempre più persone stanno condividendo sempre più cose, il modo migliore per rendere visibili i propri contenuti se siete un'azienda è pagare.
Ovviamente si tratta di un bel problema per i marketer. Essenzialmente il post di Facebook ammette che la piattaforma su cui marchi e aziende stanno costruendo la propria community di fan non è altro che una fonte di ulteriori spese.
Se "il modo migliore per rendere visibili i propri contenuti" è pagare allora perché i brand dovrebbero integrare Facebook nelle loro pubblicità "classiche" o nei loro materiali di marketing?
Spendere tempo e soldi per costruire una community e sentirsi chiedere altro denaro per raggiungerla forse è un po' troppo. Altri social network, come Twitter ad esempio, hanno messo nero su bianco che non filtreranno mai alcun messaggio e che ogni tweet sarà sempre visibile.
Che ne pensate?