Google, contenuti duplicati sono circa il 30% del web ma è tutto ok
Dopo l'illuminante - ma non troppo - risposta di Google sull'annosa questione "quantità vs qualità" ecco che arriva un nuovo utile consiglio da parte di BigG su un altro punto caldo sul web: il contenuto duplicato.
A realizzare la clip è stato, come sempre, il solito Matt Cutts e la sua spiegazione alla domanda "Google come tratta il contenuto duplicato?" è tanto limpida quanto benvenuta.
Sì, perché anche su questo aspetto si è detto davvero di tutto. E come sempre il comportamento di Google è meno "estremo" di quel che si pensava.
Finalmente il motore di ricerca sta pian piano rispondendo - mai troppo chiaramente, va detto - alle classiche domande che gli specialisti SEO di tutto il mondo si pongono da tempo.
Dunque, quali ripercussioni hanno i contenuti duplicati di un sito sui risultati di ricerca? Tanto per cominciare Matt Cutts dichiara subito che Google "sa" che circa il 25-30% del contenuto online è duplicato.
In sostanza, quasi un terzo di tutte le pagine web sono copie o ripetizioni.
Non sempre, però, tali duplicati sono da penalizzare: una citazione di un'altra fonte da parte di un blog, ad esempio, è qualcosa che "succede" ed è perfettamente lecito.
Se Google prendesse provvedimenti in tutti questi casi e considerasse le parti copiate come spam allora tutti risultati di ricerca sarebbero poco rilevanti e completamente sballati.
Per fortuna, però, il motore di ricerca è talmente intelligente che riesce a districarsi in questa matassa di pagine simili senza intaccare i siti che le contengono. Ovviamente nel caso siano il risultato di pratiche che non vanno contro le linee guida di Google.
Per tutti i webmaster che giocano pulito la risposta è: non preoccupatevi, Google non considera i contenuti duplicati come spam.
È vero che nelle SERP probabilmente ci sarà solo una di queste pagine, il che potrebbe far pensare ad una penalizzazione. Non è così.
Quello che l'algoritmo fa è raggruppare tutti i contenuti copiati o ripetitivi in un cluster, un insieme. Successivamente Google sceglie e mostra il migliore dei risultati in quel cluster.
Ovviamente Matt Cutts mette in chiaro una cosa: Google si riserva sempre il diritto di penalizzare un sito che presenti un'eccessiva quantità di contenuti duplicati. Ovvero che adotti un approccio poco pulito.
Detto questo, però, i contenuti duplicati sono qualcosa di normale e non spam.
Ecco il video ufficiale del Google Webmaster Help: