I video di YouTube e Netflix dominano il web americano
Netflix e YouTube sono due veri e propri colossi del web, di nome e di fatto. Lo dimostra uno studio compiuto da Sandivine, società attiva nel settore network dati, che ha "misurato" il consumo di banda negli Stati Uniti.
I risultati sono piuttosto chiari: lo streaming audio e video si "mangia" la maggior parte del traffico web americano, su ogni tipo di rete.
Nell'America del nord, secondo il Global Internet Phenomena Report, sono YouTube e Netflix i due principali responsabili di oltre la metà del traffico in download. In particolare si tratta del 50,31% nella fascia giornaliera di picco.
I servizi Amazon Instant Video e Hulu, per capirci, hanno occupato solo l'1,61% e l'1,29% del traffico, rispettivamente.
Questi dati arrivano a pochi giorni dall'atteso annuncio da parte di Amazon della sua prima serie originale, "Alpha House", che rappresenta la sua risposta alla stessa iniziativa di Netflix, che ha prodotto programmi di successo come "House of Cards" e "Arrested Development".
Netflix ha impiegato una considerevole fetta del suo budget nei suoi show, per dipendere sempre meno da altre compagnie e dalla necessità di acquistare i diritti sui contenuti video. Insomma, l'idea è quella di un broadcaster via cavo ma sul web.
La società è arrivata a definirsi "il network televisivo via internet leader al mondo".
Ad ogni modo pare che non siano le serie originali a far muovere l'ago della bilancia, anzi, Netflix continua a mantenere un traffico piuttosto regolare. D'altronde la banda utilizzata dal servizio è così tanta da essere difficilmente modificabile.
Resta il fatto che le produzioni originali dovrebbero essere un fattore chiave per cui le persone si iscrivono a Netflix, suggeriscono altri analisti.
Nel report di Sandvine leggiamo anche che il dominio mondiale dello streaming video "porterà alla nascita di formati di video più lunghi anche sui network mobile".
Al momento la media di banda consumata in download nella regione Asia-Pacifico è di 1Gb, ovvero oltre il 50% del traffico a livello globale. In USA ci si attesta a 443Mb, mentre i traffico video in Africa è solo del 6%, anche se la sua velocità di crescita dovrebbe essere maggiore rispetto al resto del mondo.
Nel mentre il file-sharing continua a diminuire, almeno per quel che riguarda la banda relativa alle connessioni via cavo. Non è un caso che siano i servizi di streaming video a proliferare, ovvero YouTube e proprio Netflix.
In USA il file sharing occupa solo il 10% del traffico totale giornaliero, un trend in calo costante da quando Sandvine ha pubblicato il suo primo report più di dieci anni fa.
Solo 5 anni fa era ad oltre il 30%.
È la fine di un capitolo piuttosto importante del web? Perché scaricare se si può fruire un contenuto online, dopo tutto...